LE SOLITE PAROLE?
“Parole, parole, parole…”, così cantava Mina qualche decennio fa. Ma quanto contano le parole che scegliamo nel nostro quotidiano per vivere bene? Quanto possono influire sul nostro benessere mentale? E su quello fisico?
“Prenditi cura delle tue parole e le tue parole si prenderanno cura di te“, scriveva in questi giorni Paolo Borzacchiello in un suo post. E ancora “Parole poco belle ci portano a stare poco bene. Parole belle ci portano a stare bene, anche quando tutto intorno le cose non brillano di splendore. Scegli con cura le tue parole e loro faranno il resto.”
Così Luciana Landolfi, assieme allo stesso Borzacchiello, nel loro libro “Respira come se fossi felice” affermano che il modo in cui stai influenza il tuo linguaggio del corpo. Il modo in cui stai influenza il modo in cui parli e la stessa cosa accade con le parole: se stai male usi un linguaggio coerente con il tuo malessere e viceversa, se cambi il tuo linguaggio cambieranno anche il tuo stato d’animo e il tuo stato fisico.
Avete letto bene: cambierà lo stato fisico (Sistema Immunitario incluso).
Ne parlo ora di questo libro, in questo momento storico, perchè si tratta di uno di quei capolavori che ti cambiano dentro e fuori, che segnano un “prima” e un “dopo”, che leggi e rileggi perchè non ne puoi fare a meno e perchè ogni volta scopri qualcosa di nuovo. E perchè ogni volta che lo leggi e lo applichi, stai meglio: anche fisicamente, ed ora c’è bisogno proprio di questo: di stare bene e avere un Sistema Immunitario in piena salute e funzionalità.
COME FUNZIONA?
Partendo dal presupposto che ogni giorno noi raccontiamo qualcosa a noi stessi, creiamo il nostro film mentale della giornata, della società, delle relazioni e così via… allora tanto vale accorgerci di questo dialogo interno e scegliere quale storia preferiamo raccontarci. Non è che la realtà (si, ma quale realtà?) possa cambiare, ma cambierà il nostro modo di percepirla e di reagire a livello mentale, emotivo e quindi fisico.
Facciamo una prova: facciamo attenzione a quali sono i termini e i modi di dire che usiamo nella quotidianità (ad esempio “sarà una giornata pesante – sono un disastro su questa cosa – non so come venirne a capo – sono stanca, ecc”) e poi andiamo su Google e digitiamo quella parola cercando le immagini corrispondenti. Luciana Landolfi lo chiama “Google Effect” ed è il modo in cui il nostro corpo rappresenta ciò che diciamo. Se usiamo una parola non buona, nel nostro corpo si produrrà una cascata di ormoni che passeranno alle nostre cellule il messaggio che c’è qualcosa che non va e si attiveranno delle risposte automatiche di difesa corporea come ad esempio una massiccia produzione di cortisolo (ormone dello stress), di noradrenalina e di mediatori dell’infiammazione che renderanno il nostro corpo pronto per Combattere o Fuggire.
Questo vale per ciò che diciamo (a voce alta o solo nella nostra testa) e anche per le parole che ascoltiamo.
SIAMO FATTI COSì… MA ABBIAMO FACOLTà DI SCELTA
Quello del Combattere o Fuggire è un meccanismo perfetto nel nostro funzionamento organismico perchè ci permette di far fronte nella miglior maniera possibile per la nostra sopravvivenza e situazioni in cui la nostra vita è messa a repentaglio come quando un leone è davanti a noi, arrabbiato e pronto a mangiarci e noi… o combattiamo, o fuggiamo. Il nostro organismo è perfetto in questo, ma… quante volte ci è capitato di trovarci davanti un leone affamato e arrabbiato? Ecco allora che mettendo il nostro corpo in una situazione in cui comportarci come se fossimo con un leone davanti, fa partire reazioni biochimiche tali per cui vengono prodotti una serie di bioelementi corporei che, alla lunga, ci portano in condizioni di stress cronico, di defaillance del sistema immunitario e di una serie di problemini fisici non da poco. E queste situazioni, per il nostro sistema, vengono create dentro di noi anche dal tipo di linguaggio che usiamo con gli altri e con noi stessi.
Perchè allora non andare a lavorare proprio su questo aspetto? Ne abbiamo la piena possibilità e facoltà: basta farci attenzione e praticare ogni giorno questa strada. Un linguaggio ALF (che sta per Alto, Luminoso e Fluido) ci salverà la vita e gli attimi di bellezza e felicità.
Leggere (e provare) per credere!
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